Sulle tracce del Rhinoceronte

Sabato 31 gennaio 2015 ad Ivrea una serata in memoria di Alberto Signetto, regista originario del canavese che ha sempre saputo distinguersi e dire la sua in materia cinematografica. 10635751_1517523218514182_2155293306430482638_n[1]

Autore colto, visionario e poco incline ai compromessi con l’industria del cinema mainstream, Alberto Signetto ( Red Rhino) è stato uno dei registi indipendenti più importanti di tutta Torino.

Nato a Cordoba (Argentina) in una famiglia di emigrati Piemontesi, sebbene una mente  come la sua avrebbe potuto lavorare in America o a Parigi, non ha mai voluto abbandonare la sua città e la sua gente. Si è sempre autodefinito un ‘’cineasta marginale’’ per scelta. Amante del cinema di Kraumer (con cui ha realizzato una lunga conversazione sul cinema indipendente visibile in ”…Who Dreamt and Made Incarnate Gaps In Time & Space Through Images Juxtaposed…” ) e soprattutto del cinema greco di Theo Anghelopoulos ( con il quale lavorò sul set di ‘’O Megaléxandros’’). La sua produzione si concentra principalmente sul documentario letterario, accogliendo elementi autobiografici e sociali. Il suo contributo  all’ ‘’arte della scuola torinese del cinema’’ è stato grande. Soprattutto  nel 1986, quando lavorò con Jean Rouch a ‘’Enigma’’: un film che portò alla creazione di uno stage formativo a cui parteciperanno alcune delle figure che diventeranno punti di riferimento del cinema torinese ( come Daniele Panciola, Alberto Chiantaretto, Marco Di Castri e Gianfranco Barberi). Ma oltre a Torino lavorò anche nel Canavese, con ‘’Architetture olivettiane a Ivrea’’ (1999), un documentario sugli stabilimenti di via Jervis in cui vengono mostrate le applicazioni delle teorie comunitarie di Aldo Olivetti dagli anni ’50 agli anni 2000, tra impostazione sociologica e progetti urbanistici realizzati insieme ai più grandi architetti razionalisti italiani. 10942421_1517523438514160_3978180347470854456_n[1] Per tutta la vita ha dovuto fare i conti con la mancanza di risorse, la precarietà, le difficoltà di fare un cinema fuori dalle regole del mercato. Rivendicando orgogliosamente la sua coerenza. Fino alla fine lucido, ironico, non allineato. E anche il suo soprannome, in fondo, vuole proporre questo suo modo di pensare e di vivere: “Mi riconosco in questo animale cocciuto, grosso, ingombrante e poco addomesticabile, infido… Ogni tanto il rinoceronte dà la carica alla jeep dei bianchi, anche se la jeep è più grossa, sapendo benissimo di perdere…”.10406598_1517523248514179_4831132455434672139_n[1] Ma come il rinoceronte che ‘’dà la carica alla jeep sapendo benissimo di perdere’’ così anche Alberto l’hanno scorso, a gennaio, ci ha lasciato perché colpito da una malattia incurabile. Oggi sabato 31 gennaio 2015, ad un anno e 3 giorni dalla sua scomparsa, gli amici della Libreria Cossavella di Ivrea lo vogliono ricordare proiettando il DVD ‘’Walking with Red Rhino’’, un documentario di Marilena Moretti che racconta la vita di un regista che avrebbe meritato maggiori riconoscimenti. Non mi resta che augurarvi Buona Visione,

Dan Hohenzaimer Trismagus.

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